Parrocchie
della Vallemaggia

Arredi sacri

Via Crucis di Pierre Casè

Il concetto elaborato per lo studio della Via Crucis consiste in quindici opere pittoriche di dimensione 40x40 cm raffiguranti l'immagine astratta della crocifissione.

I singoli quadri sono realizzati con materiali che riaffermano il recente dire artistico dell'autore: cenere, asfalto, lamiera ossidata, chiodi vecchi, filo di ferro spinato, ceralacca rossa. Ognuno di questi materiali assume un alto significato umano. Il filo spinato è l'emblema delle tragedie e delle difficoltà quotidiane della nostra società, la ceralacca rossa simboleggia invece le ferite di Cristo. Sono stati utilizzati oggetti e materiali semplici e umili, portati all'estremo della loro parabola utilitaristica, che l'autore raccoglie e conserva minuziosamente per poi trasformarli, nella sua trasposizione artistica, in linguaggio simbolico.

Ogni formella, racchiusa in una cornice di legno di castagno, è simile eppure diversa da tutte le altre e il significato della progressione del percorso di Gesù Cristo è dato dall'inserimento di un motivo lineare in rilievo davanti all'opera pittorica. La lettura delle 15 stazioni è facilitata infatti - oltre che dal numero progressivo in cifre romane applicato sulla parte superiore del quadro - dalla croce in metallo posizionata e frammentata in maniera sempre diversa. Questo, nel linguaggio dei segni tanto caro all'artista, esprime pertanto i diversi momenti della Passione quali, fra gli altri, l'incontro di Gesù con sua madre, le tre cadute, la crocifissione, la deposizione nel sepolcro e infine la risurrezione.

La collocazione della Via Crucis è particolare e per nulla scontata. In forma raggruppata, nell'ordine progressivo dal basso in alto e quindi da destra a sinistra, l'accurata disposizione delle singole stazioni predispone il credente (e non solo) ad alzare lo sguardo verso l'alto e a riflettere sulla dimensione soprannaturale della vita.

Fonte: Opuscolo "Via Crucis", 25.03.2013